MicroMega+, il numero del 9 giugno 2023

Contribuiscono questa settimana su MicroMega: Renato Ferrantini, Marco d'Eramo, Claudia Fanti, Germano Monti, Lorenzo Giovannetti, Flavio De Bernardinis

Redazione

Su MicroMega+ questa settimana:

nel deserto dell’Hammada, i saharawi vivono fra attese di una vita intera e una resistenza che non si arrende; gli ucraini in Italia hanno il cuore che guarda a est e sperano in una pace giusta; non si smette di mercanteggiare sulla pelle dei rifugiati siriani; le “guerre ideologiche” sono sempre state una copertura alla violenza e al dominio; in Cile, le debolezze della sinistra hanno portato al fallimento di un processo costituzionale; trent’anni fa, Jurassic Park ha cambiato il cinema e forse anche un po’ il mondo.

Saharawi, oltre l’attesa di un conflitto – Reportage di Renato Ferrantini

Nell’arido deserto dell’Hammada, al confine tra il Marocco e la Mauritania, vivono quasi duecentomila rifugiati saharawi; un’area ceduta a sovranità “temporanea” dal governo algerino alla Repubblica democratica araba dei saharawi (Rasd) che governa in esilio da quasi cinquant’anni. Un’alternanza di attesa, guerra e diplomazia in cui il popolo resiste, sospeso, tra banderas blancas e vecchi e pesanti kalashnikov.

Nostalgia delle crociate di Marco d’Eramo

L’ideologizzazione della guerra è un fenomeno storico, soggetto a molti andirivieni. Anche nella contemporaneità non mancano gli esempi e la stessa nozione di “diritti umani”, che sembra così univoca e innocente, può rivelarsi un’arma attraverso la quale un potere cerca di convincerci che qualcuno, d’altra parte della barricata, sia meno umano di noi.

Il cuore verso Kyïv: breve viaggio nella comunità ucraina in Italia di Germano Monti

Un’esplorazione dei pensieri e dei tormenti dei cittadini che compongono la comunità ucraina in Italia. Diverse le esperienze, diverse le storie e i punti di vista, ma non manca il filo conduttore: il sentimento di sentirsi traditi dal pacifismo “di sinistra”.

Tutti mercanteggiano sulla pelle dei rifugiati siriani di Lorenzo Giovannetti

Con la partecipazione al recente meeting di Gedda, il regime di Bashar al-Assad ritorna sulla mappa delle relazioni internazionali. Si apre così la questione del rimpatrio per milioni di rifugiati siriani, che si aggiunge a quella della confisca delle loro case delle loro terre. Nessuno sembra davvero interessarsi delle sorti di questo popolo senza pace, senza più terra e senza giustizia.

Il processo costituente ha svelato le debolezze della sinistra in Cile di Claudia Fanti

In Cile prosegue con estrema difficoltà il processo per approvare una nuova Costituzione e scalzare finalmente quella varata nel 1980 da Pinochet. Le proteste del 2019-2020, che avevano fatto emergere la figura dell’attuale Presidente Gabriel Boric e un’iniziale ascesa della sinistra in Cile, sembravano l’alba di un nuovo cambiamento. Ma la bocciatura con voto popolare della nuova proposta di Costituzione avvenuta nel 2022 ora rischia di consegnare il processo nelle mani dell’estrema destra.

IL FILM“Jurassic Park”, trent’anni fa la rivoluzione dei dinosauri di Flavio De Bernardinis

C’è un cinema prima e un cinema dopo Jurassic Park. Come e perché questo cruciale passaggio di tecniche e saperi, arti e mestieri, ingegneristica e creatività ha segnato la storia del cinema. E forse non solo del cinema.

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.