MicroMega +, il numero del 14 luglio 2023

Con contributi di Marco d'Eramo, Cristiano Denanni, Andrea Bedon, Marco Noris, Biagio Bossone, Francesco Sgrò.

Redazione

Su MicroMega+ di questa settimana parliamo di:
Le rivolte in Francia: si stigmatizza la violenza del popolo ma mai quella del potere; l’anniversario della strage di Srebrenica, reportage dal luogo del massacro; come mai l’aspartame è stato dichiarato potenzialmente cancerogeno; come può continuare la sinistra a esistere nel XXI secolo; un’idea per sbloccare l’impasse della democrazia; 50 anni fa il primo album dei Queen
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VIOLENZE E POLIZIA – Volgo riottoso di Marco d’Eramo

Dopo ogni disordine che coinvolge i giovani ai quattro angoli del mondo migliaia di pensosi parlatori si chinano compunti a studiare i profondi motivi sociali che suscitato le “violenze”. Non risulta che una simile attenzione venga rivolta a quelle commesse dalla polizia, lo strumento principale a disposizione dei poteri per “disciplinare” la propria popolazione. E in effetti c’è da chiedersi perché mai i regimi dovrebbero analizzare o tanto più modificare un dispositivo disciplinante che funziona così bene, visto che in nessun Paese, nessuna di queste sommosse, agitazioni, rivolte ha mai ottenuto alcunché né mai ha cambiato qualcosa.

IL REPORTAGE – Srebrenica, come si guarda il dolore? di Cristiano Denanni

Tra il 10 e il 12 luglio di 28 anni fa a Srebrenica, in Bosnia, fu compiuto il peggior massacro dai tempi della Seconda guerra mondiale in Europa. Ritornarci oggi significa interrogarsi sull’essenza stessa del dolore e su come restituirla attraverso le immagini. Il reportage che pubblichiamo cerca di fornire una risposta a questa domanda trovandola in quel punto di intersezione tra passato e presente, storia e memoria, esperienza personale e appartenenza collettiva.

La sinistra nel Ventunesimo secolo: ancora una volta, prendere le mosse dai popolidi Marco Noris

In uno scenario imperialista che ricorda assetti prenovecenteschi, l’esistenza della sinistra può riacquistare un senso solo se chi si sente ancora parte di questo mondo prende le mosse dalla solidarietà fra i popoli. E non si fa ingabbiare in paradigmi interpretativi appiattiti sul campismo e su una visione del mondo spazzata via dal Ventunesimo secolo. Questo saggio costituisce la seconda parte delle riflessioni pubblicate sul numero precedente di “MicroMega+”.

Sbloccare la democrazia: una proposta per guardare al futuro di Biagio Bossone

Un viaggio in Cambogia porta al confronto tra l’efficienza dei Paesi dirigisti e il blocco delle democrazie. Queste ultime, ossessionate dal consenso immediato, non riescono a guardare al futuro delle generazioni che verranno. Come sciogliere questo nodo se si è guidati da sincere convinzioni democratiche? Apportando i giusti correttivi, come la riforma del ruolo del senatore a vita nel contesto italiano.

Aspartame possibilmente cancerogeno, come si arriva alla decisionedi Andrea Bedon

L’aspartame è stato dichiarato possibile sostanza cancerogena dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e più in particolare dalla IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro). Ma qual è il procedimento scientifico che porta una sostanza a essere considerata tale? Diventa importante capirlo per evitare sia allarmismi sia sottovalutazioni, comprendendo la complessità di simili processi per affidarsi alla comunità scientifica rifuggendo le tentazioni di giudicare in prima persona.

L’ANNIVERSARIO – Queen, 50 anni fa il primo album della band di Freddie Mercury di Francesco Sgrò

Il 13 luglio 1973 i Queen pubblicavano il loro primo, omonimo album. La sua genesi fu piuttosto travagliata ma evidentemente la band inglese era destinata a una carriera regale quanto il nome scelto dal suo cantante e frontman. Qui ne ripercorriamo la storia artistica e produttiva.

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.