MicroMega+ la presentazione del numero del 13 maggio 2022

Con contributi di Daniel Cohn-Bendit, Marco d’Eramo, Federica D’Alessio, Monica Di Sisto, Nicolò Bellanca, Alessio Giussani.

Redazione

In apertura di questo nuovo numero di MicroMega+ due interventi sulla guerra in Ucraina. Nel primo, Daniel Cohn-Bendit – uno dei protagonisti del Sessantotto ed ex europarlamentare dei Verdi tedeschi – intervistato da Cinzia Sciuto, spiega perché è giusto sostenere anche con le armi l’Ucraina e auspica un maggiore protagonismo dell’Europa: “In Ucraina è in gioco il futuro dell’Europa”.

Nel secondo, Marco d’Eramo evidenzia come, martellati dagli orrori perpetrati in Ucraina e con tutta la propaganda di guerra presa da una furia interventista difficile da far rientrare, in Europa ci stiamo dirigendo a passo di carica verso lo scontro nucleare: “Soddisfatti e radioattivi. La guerra in Ucraina e la minaccia atomica”.

Escono in Italia “Generazione offesa” di Caroline Fourest e “La nuova intolleranza” di Puckrose/Lindsay, due saggi necessari per fare il punto sulla faglia sismica dell’identitarismo politico. Ne scrive Federica D’Alessio: “Nuove tribù e politiche identitarie: il potenziale distruttivo della “mia verità”.

Per la serie “La politica che (non) c’è” Daniele Nalbone intervista Monica Di Sisto (Dal G8 di Genova alla guerra in Ucraina, Di Sisto: “Siamo sempre noi, quelli della complessità”), giornalista e vicepresidente di Fairwatch, ONG di economia solidale. Al centro, due anni di pandemia e, ora, lo scenario della guerra in Ucraina. In mezzo, il ritorno di un attivismo politico che non si vedeva da tempo.

Dal liberalismo all’ambientalismo: dove va la sinistra? è l’interrogativo al centro della riflessione di Nicolò Bellanca a partire dal volume “La conquista dei diritti” di Emanuele Felice (Il Mulino). Per Bellanca il paradigma dei diritti non basta a distinguere destra e sinistra, perché più che i diritti conta il modo con cui li si ottiene, mantiene e applica: contano le lotte per la giustizia e per il potere.

Secondo l’ultimo rapporto di Reporter Senza Frontiere Atene è scesa all’ultimo posto in Europa per la libertà di stampa. Un poco invidiabile primato – scrive Alessio Giussani (Libertà di stampa, perché la Grecia è maglia nera tra i paesi UE) – di cui è responsabile il governo di Nuova Democrazia, promotore di numerose iniziative deleterie per il pluralismo e la libertà dei giornalisti.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.