MicroMega+, il numero del 7 aprile 2023

Contribuiscono: Ken Loach, Noam Chomsky, Futura d'Aprile, Federico Bonadonna, Walter De Bernardinis, Marco Veronese Passarella, Federica D'Alessio.

Redazione

Di cosa parliamo questa settimana su MicroMega+:

IL DIALOGO – La necessità di una nuova Resistenza
di Noam Chomsky e Ken Loach

Il 29 marzo 2023, al cinema Troisi di Roma, il regista scozzese Ken Loach e il filosofo linguista e attivista politico statunitense Noam Chomsky hanno offerto al pubblico un ricco dialogo in collegamento video, su invito della fondazione Piccolo America. Lo pubblichiamo in esclusiva, in forma integrale. Spaziando dall’attualità sociale fino alla storia dei movimenti novecenteschi, i due intellettuali hanno perorato la causa di una nuova Resistenza, più che mai necessaria per sottrarsi alla propaganda mediatica e assumere su di sé il necessario ritorno alla politica e alla lotta.  

– Il comitato di Guido Crosetto e il militarismo delle istituzioni
di Futura d’Aprile
 La promozione della Difesa e la volontà di cambiare la percezione che i cittadini hanno dell’ambiente militare non sono una prerogativa di Guido Crosetto né in generale della destra. I diversi partiti che si sono succeduti al governo negli ultimi anni si sono fatti ugualmente promotori di questo progetto, così come dell’aumento della spesa in Difesa e di un maggiore protagonismo dell’Italia nel mondo secondo una logica militare a prescindere dal proprio posizionamento politico. Di nuovo, però, c’è che il comitato mette insieme personalità che per ragioni diverse sono in conflitto d’interessi.

IL PERSONAGGIO – Lo Stato gendarme del Capitale: il lascito teorico di Margaret Thatcher
di Marco Veronese Passarella

A dieci anni di distanza dalla sua scomparsa, il nome di Margaret Thatcher viene immediatamente associato alle privatizzazioni, alle chiusure delle miniere di carbone con relativa lotta ai sindacati e alla guerra delle Falkland. Ma il suo lascito più profondo e duraturo è di natura teorica e consiste nella rappresentazione di una società in cui c’è spazio solo per gli individui e lo Stato è relegato a gendarme del Capitale.

– Camille Paglia, una femminista contro il femminismo
di Federica D’Alessio
 È in libreria per LUISS University Press una nuova traduzione di Sexual Personae, il libro culto della filosofa, storica dell’arte e femminista Camille Paglia, personalità spesso contestata anche per le critiche senza sconti che ha mosso al movimento delle donne, nel quale tuttavia ha sempre continuato a riconoscersi. Attraverso la storia dell’arte, l’autrice si interroga sul concetto di libertà e di società elaborato dall’Occidente: una difesa dalla violenza della natura che le donne devono a volgere a proprio vantaggio sfruttando il portato di libertà che comporta anche per loro, rinunciando a ogni tentazione  rousseauiana, consolatoria ma falsa. 

– Cento anni della Warner Bros.: un viaggio nella storia del cinema
di Flavio De Bernardinis 
 Un percorso a ritroso nella memoria, fra cronistoria e oggettiva e ricordi personali, alla scoperta della Warner Bros., che quest’anno compie i suoi primi cento anni. Ripercorrere la loro vicenda significa raccontare non solo un secolo di vita della major ma la storia di tutta l’industria di Hollywood, un capolavoro dopo l’altro, attraverso epoche e stili differenti che hanno accompagnato l’esistenza di milioni di uomini e donne.

LA CANZONE – “El pueblo unido jamás será vencido”: una storia lunga cinquant’anni
di Federico Bonadonna
La celebre canzone, scritta da Sergio Ortega insieme al gruppo Quilapayún e portata al successo internazionale dagli Inti-Illimani, compie cinquant’anni. Raccontare la genesi di El pueblo unido jamás será vencido significa ripercorrere gli eventi di quel fatale 1973 in Cile, un anno segnato dal golpe del generale Pinochet spalleggiato dalla CIA a danno di Salvador Allende e del suo governo di unità popolare.
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Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.