MicroMega+, il numero del 27 ottobre 2023

Contribuiscono a questo numero: Marco Noris, Luigi Corvaglia, Roberto Lessio e Marco Omizzolo, Andrea Bedon, Francesco Brusa e Flavio De Bernardinis.

Redazione

MicroMega+ del 27 ottobre 2023

Su MicroMega+ di questa settimana parliamo di:

l’internazionale nera che si nasconde dietro il principio di “libertà religiosa”; dalla Palestina all’Ucraina, etnicizzare per disumanizzare; il Piano Mattei del Governo contro la politica (e l’attivismo) ambientalista; l’inquinamento in Italia è un enorme e trascurato problema; il centenario della repubblica turca; 30 anni senza Federico Fellini.

Dalla Palestina all’Ucraina, etnicizzare per disumanizzare di Marco Noris

Mentre la guerra sembra ormai starsi riaffermando come la via maestra per la risoluzione delle controversie e l’imperialismo non trova più ostacoli, dalla Palestina all’Ucraina dilagano le pratiche di etnicizzazione dell’avversario per disumanizzarlo; la sinistra di antico corso, intanto, non sembra più in grado di fare fronte all’oppressione, limitandosi spesso a guardare il mondo dalla finestra e a lamentarsene.

L’internazionale nera che difende la “libertà religiosa” di Luigi Corvaglia

Le contorte involuzioni logiche e morali che contraddistinguono un certo ambiente in cui la destra politica si coniuga col radicalismo religioso sono difficili da seguire, ma parlano tutte di una lunga storia di associazioni controrivoluzionarie, legate a doppio filo a servizi segreti e formazioni terroriste, che si battono apparentemente per l’ecumenismo della fede ma in realtà cercano di legittimare l’esistenza delle sette, ovvero l’apparente copertura dietro il “libero credo” di realtà sovversive e antidemocratiche che compongono la cosiddetta “internazionale nera”. L’inchiesta che segue svela il lungo intreccio.

Il Governo e il Piano Mattei: “alla canna del gas” di regimi autoritari di Roberto Lessio e Marco Omizzolo

Nonostante le proteste e le manifestazioni di giovani, associazioni e collettivi che chiedono una drastica inversione di rotta sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, con lo strombazzato “Piano Mattei” l’attuale governo italiano ha deciso di andare nella direzione diametralmente opposta. Non è certo una novità. Da chi si definisce ancora fascista o non ha tagliato completamente i ponti con la più grande vergogna italiana del Novecento, non ci si può certo aspettare una visione avanzata e coerente con le grandi emergenze ambientali e politiche contemporanee.

L’inquinamento in Italia è un enorme e trascurato problema di Andrea Bedon

La situazione dell’inquinamento in Italia è fortemente critica, una delle più gravi e compromesse d’Europa. Eppure, stentiamo ad acquisire una consapevolezza condivisa del problema, anche per via del fatto che soluzioni lineari e non contraddittorie, in realtà, non esistono.

IL CENTENARIO – Turchia, una repubblica centenaria e globale di Francesco Brusa

Il 29 ottobre 2023 la Repubblica in Turchia compie cent’anni: una ricorrenza innanzitutto simbolica, che verrebbe da leggere con un filtro puramente storiografico. Ma in alcuni contesti, e in particolare in quello anatolico, i simboli parlano al presente e del presente.

IL RICORDO – Federico Fellini, grande artista di un’Italia in attesa di nascere di Flavio De Bernardinis

I 30 anni dalla morte di Federico Fellini sono un’occasione per fare il punto sulla sua arte. In particolare, è il momento giusto per analizzare il forte legame fra il suo cinema e quello di Roberto Rossellini.
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Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.