MicroMega+, la presentazione del numero dell’8 luglio 2022

Con contributi di Frédéric Martel, Isabella Camera d’Afflitto, Vanessa Pallucchi, Fabio Ciconte, Gianfranco Schiavone, Eugenio Allegri.

Redazione

La guerra contro la Teologia della Liberazione e il comunismo. L’amicizia con Pinochet. La copertura degli abusi sessuali dei preti pedofili. La discussa figura del cardinale Angelo Sodano, recentemente scomparso, e le ombre della Chiesa cattolica sono al centro dell’intervista al sociologo francese Frédéric Martel – autore di “Sodoma” (Feltrinelli) – che apre questo numero di MicroMega+: “Sodano era ai vertici della lobby gay in Vaticano?”.

Ghassan Kanafani, strappato alla vita troppo presto”. A 50 anni dall’assassinio dello scrittore palestinese che con i suoi romanzi ha aiutato gli occidentali a comprendere la Nakba palestinese, Isabella Camera d’Afflitto, sua traduttrice italiana, ne ripercorre l’opera.

“Presenza sui territori, competenze, mutualismo: così facciamo politica sopperendo all’assenza del pubblico”. Daniele Nalbone intervista Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, sulle sfide che le organizzazioni non profit stanno portando avanti per fronteggiare le diverse crisi che attanagliano il Paese: “La politica perduta e la vitalità del Terzo Settore”.

I brevetti sulla genetica delle piante hanno affossato la sostenibilità del sistema agricolo globale. L’alternativa? Rompere le catene dell’oligopolio per difendere l’agrobiodiversità. Maurizio Franco intervista Fabio Ciconte, autore del libro “Chi possiede i frutti della terra” (Laterza): “La privatizzazione dell’agricoltura”.

L’asilo, da diritto a concessione”: come nell’ultimo decennio l’Europa “democratica” ha rinnegato il diritto di asilo per i migranti in fuga da povertà, guerre e violenze. Proponiamo la prefazione di Gianfranco Schiavone al volume “Respinti” di Duccio Facchini e Luca Rondi edito da Altreconomia.

“In tempi di omologazione e mercificazione culturale, il teatro può essere decisivo per la salvezza della convivenza civile e democratica”. Pubblichiamo un testo inedito di Eugenio Allegri, noto attore e regista torinese recentemente scomparso: “Riflessioni sul ruolo presente e futuro del teatro comunale in Italia”.

Buona lettura!

Autonomia differenziata, fermiamola ora o sarà troppo tardi

L’Autonomia Differenziata è un progetto politico che lede la natura della Repubblica Italiana, sancita dalla Costituzione come “una e indivisibile”, foriero non solo di inammissibili disuguaglianze ma anche di inefficienze. Contro di essa si sono espressi costituzionalisti, istituzioni, soggetti politici, sociali ed economici, fino ad arrivare alla Commissione Europea. Eppure il governo procede a spron battuto nel volerla attuare, mostrando i muscoli e tappandosi le orecchie. Contro questo scellerato agire a senso unico bisogna agire ora, altrimenti – considerando il criterio della decennalità – sarà davvero troppo tardi.

Regionalismo differenziato o centralismo diffuso? L’autonomia differenziata punta a demolire il Parlamento

La legge sull’autonomia differenziata rischia di diventare una utile stampella al premierato, di rafforzare, più che il regionalismo differenziato, un “centralismo diffuso” che consente al Presidente del Consiglio di negoziare con le singole regioni, esautorando totalmente il Parlamento dalle sue funzioni; e, con esso, svuotare di sostanza la Repubblica democratica.