MicroMega+, la presentazione del numero del 26 agosto 2022

Con contributi di Barbara Schiavulli, Edith Olivares Ferreto, Marco d’Eramo, Ben Reiff, Alessandro Carrera, Raffaele Aragona.

Redazione

“Non possiamo fare niente se non andarcene”. Dal crollo totale dell’apparato statale all’abolizione delle libertà civili, un anno dopo la presa del potere da parte dei talebani l’Afghanistan è un paese a pezzi dove nessuno riesce a raccogliere le macerie. Il reportage da Kabul di Barbara Schiavulli: L’Afghanistan senza speranza.

“Uccidere un giornalista significa uccidere il suo messaggio e mandarne uno diametralmente opposto all’intera società: denunciare quello che non va, in questo Paese, può costarti la vita. Questo è quello che sta succedendo in Messico oggi”. Daniele Nalbone e Ylenia Sina intervistano Edith Olivares Ferreto, direttrice di Amnesty International Messico: “Messico, trappola mortale per giornalisti e difensori dei diritti umani”.

L’acqua corrente in ogni casa, condizione recentissima e peculiare della nostra civiltà, è stata promossa e accelerata dall’ansia di deodorizzarsi. Ma realizzare quest’ideale di neutralità olfattiva richiede quantità sempre crescenti di acqua, un bene sempre meno disponibile. L’approfondimento di Marco d’Eramo: “L’utopia di un mondo deodorizzato e la fine dell’età dell’acqua”.

Come spiega Ben Reiff (“La sinistra israeliana ha infranto il tabù della Nakba. E il diritto al ritorno?”), l’anno passato ha visto molti gruppi israeliani di sinistra guardare oltre l’occupazione per affrontare l’eredità del 1948, ma resta critica la questione del diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi.

Da “Nulla, solo la notte” a “Butcher’s Crossing”, da “Stoner” ad “Augustus”. Alessandro Carrera ci guida alla scoperta dei romanzi di John Edward Williams, grande poeta e narratore americano di cui ricorre il centenario della nascita: “John Edward Williams, o la gioia della frase perfetta”.

Un libro della giornalista Lorenza Foschini ricostruisce meticolosamente la vita del matematico napoletano Renato Caccioppoli, coltissimo e poliglotta, una figura divenuta quasi leggendaria. La recensione di Raffaele Aragona: “L’attrito della vita. Il male esistenziale di un genio”.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.