MicroMega+, il numero speciale dedicato alla Giornata internazionale della donna

Su MicroMega+ per la Giornata internazionale della Donna, i contributi di: Teresa Simeone, Anna Pompili, Claudia Fanti, Camilla De Fazio, Mario Morroni. Cecilia Pellizzari, Federica Rossi.

Redazione

In occasione dell’8 marzo, Giornata internazionale della donna, un numero speciale con sei articoli di approfondimento su condizioni sociali e materiali delle donne, sulle loro lotte e sulla loro storia che è la storia di tutti, ma troppo spesso dimenticata.

E con la Storia incominciamo. Mario Morroni, docente di Scienze politiche all’Università di Pisa ed esperto di teatro, ha realizzato una Intervista impossibile a Harriet Taylor Mill e John Stuart Mill su donne, economia e libertà: fra piéce teatrale e trattato economico-politico, questo testo drammaturgico, in scena al momento sui palchi italiani, fa luce sulle idee di uno dei primi pensatori della modernità che seppe schierarsi a fianco delle donne, John Stuart Mill, e sul ruolo pressoché centrale che ebbe per lui – e per noi, anche se non lo sappiamo – sua moglie Harriett Taylor Mill.

Che la Storia abbia trascurato tante donne, intenzionalmente o per distrazione, è d’altro canto una verità incontrovertibile. Questo non perché gli uomini siano più forti, ma perché hanno avuto il monopolio della cultura e del potere, entrambi indispensabili per redigere i documenti su cui si costruiscono l’una e l’altro. Lo scrive Teresa Simeone ricordando che la Resistenza partigiana fu anche femminile; e che le donne non ottennero il riconoscimento pubblico che si meritavano.

Sulle differenze fra uomini e donne esiste una sterminata letteratura. Che siano innanzitutto di potere, le femministe lo hanno sempre sostenuto. Quanto e in che modo contino anche le differenze biologiche, è materia di non pochi scontri. Da sempre poi, scrive Camilla De Fazio, la scienza si chiede se queste differenze non passino persino per il cervello. Le nuove tecnologie consentono un avanzamento negli studi ma l’argomento è tuttora aperto, e le ricerche sono contrastanti fra loro.

La Giornata internazionale della donna è nata come giornata di lotta, e di lotte ai quattro angoli del mondo le donne in quest’ultimo secolo ne hanno condotte tante. Claudia Fanti ci porta con lei in America Latina dove Ni una menos e i movimenti femministi non si fermano. Dal 2015 a oggi il protagonismo delle donne è esploso nelle piazze fino a cambiare la politica. Ma le conquiste da realizzare sono ancora tantissime. Lo dimostrano, fra le altre cose, gli ostacoli al diritto d’aborto che persistono in tutto il continente.

Anche le donne in Europa e negli Stati Uniti continuano ad avere necessità di lottare. Anna Pompili fa il punto sul diritto d’aborto che non se la passa bene in Occidente. La sentenza Dobbs del giugno 2022 ha infatti riaperto i giochi negli USA, e anche in Europa – e in Italia – la situazione per le donne è più controversa e minacciosa di quanto possa sembrare.

Chiudiamo con una riflessione su nuove forme di lotta politica esplose negli ultimi anni attraverso i social network. Può il movimento delle donne – si chiedono Cecilia Pellizzari e Federica Rossi –trovare uno spazio di lotta politica tra i formati e gli algoritmi di Instagram, dove le regole del gioco sono scritte secondo le logiche del sistema patriarcale? O piuttosto alle nuove tecnologie corrispondono ancora vecchi e truffaldini paradigmi?

È tutto. Buona lettura e buona Giornata internazionale della donna a tutte noi.
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MicroMega+ del 17 maggio 2024

Con contributi di Pankaj Mishra, Fabio Bartoli, Marco Cesario, Eszter Kováts, Lorenzo Noto, Olesya Yaremchuk.

“L’Ucraina è il campo di battaglia su cui si gioca il futuro dell’Europa”. Intervista a Karl Schlögel

In un’intervista esclusiva rilasciata a margine della presentazione all’Ehess di Parigi del suo nuovo volume in francese sulla guerra in Ucraina – “L’avenir se joue à Kyiv. Léçons ukrainiennes” (“L’avvenire si gioca a Kiev. Lezioni ucraine”) –, lo storico tedesco Karl Schlögel evidenzia l’importanza per l’Europa della guerra di liberazione dell’Ucraina. “È il popolo ucraino, attaccato dalla Russia neo-totalitaria e dal russofascismo, a resistere in prima linea per l’Europa. Combattendo per la sua libertà, difende anche la nostra”.

La Bestia del nuovo fascismo. Intervista a Paolo Berizzi

Paolo Berizzi, giornalista di “Repubblica” che da anni conduce inchieste sul nuovo fascismo, ha recentemente pubblicato per Rizzoli il libro “Il ritorno della Bestia. Come questo governo ha risvegliato il peggio dell’Italia”. Il ritorno della Bestia non coincide con quello del fascismo storico ma con quello di un fascismo nuovo, pop, che però con il primo condivide alcune caratteristiche, le peggiori che l’Italia abbia espresso e continua a esprimere. Ne parliamo con l’autore, che vive da anni sotto scorta in seguito a minacce di gruppi neofascisti e neonazisti.