MicroMega+, la presentazione del numero del 14 gennaio 2022

Con contributi di Marco De Ponte, Lisa Björkman, Maurizio Franco, Gabriele D’Ottavio, Teresa Simeone e Martin Gak.

Redazione

In questo numero di MicroMega+ vi proponiamo la terza intervista della serie “La politica che (non) c’è” (le precedenti: a Fabrizio Barca e Chiara Saraceno): “E se fosse l’associazionismo civico la via d’uscita dalla crisi della rappresentanza?”. Una conversazione di Daniele Nalbone con Marco De Ponte – segretario generale di Action Aid Italia – su prepolitica, politica, attivismo, network e mobilitazione. Sullo sfondo, la crisi dei partiti. Al centro, la differenza tra “democrazia” e “qualità della democrazia”.

Un libro di recente pubblicazione in italiano raccoglie 36 storie che raccontano la brulicante imprenditoria informale di Bombay, che procura qualunque bene o servizio attraverso reti ufficiose fatte di contatti e reciprocità. Ingrid Colanicchia ha intervistato la curatrice Lisa Björkman: “Bombay Brokers. Metropoli e creatività culturale”.

Con oltre 11 mesi di sciopero a oltranza e picchetti davanti ai cancelli della Texprint di Prato, 18 lavoratori di origine pakistana, senegalese e cinese, sostenuti dal sindacato Si Cobas, sono diventati protagonisti di una nuova epopea contro lo sfruttamento. Il reportage di Maurizio Franco: “Mai più schiavi, vogliamo una vita più bella’. La lotta esemplare degli operai della Texprint”.

Il 20 gennaio 1942 a Wannsee, a sudovest di Berlino, una riunione segreta tra alti ufficiali delle SS e rappresentanti del Partito nazista e dell’amministrazione statale del Terzo Reich, sancì l’attuazione della “soluzione finale della questione ebraica in Europa”. Il racconto di Gabriele D’Ottavio: “Wannsee, luogo della memoria del Novecento”.

La scuola pubblica del futuro dovrebbe mettere al centro l’allievo e non relegare ai margini il docente, aumentare gli spazi fisici (aule) e quelli relazionali, vivere meno di carte e più di didattica. E soprattutto – come evidenzia Teresa Simeone nell’articolo “Scuola, pandemia e futuro” – dovrebbe superare lo spirito concorrenziale tipico del modello aziendalistico.

Per una cittadinanza europea digitale. Un manifesto in dieci punti”: Martin Gak spiega come l’Unione Europea può strappare il controllo di internet al settore big tech e trasformare la sfera digitale in una forza per promuovere i suoi valori.

Buona lettura!

Un giovane scrittore fra la Columbia University e Parigi

La testimonianza di uno dei protagonisti della letteratura mondiale che ha vissuto il movimento come studente alla Columbia University. Dopo un breve periodo a Parigi prima del Maggio francese, decisivo nella sua formazione di giovane scrittore,
Paul Auster partecipa all’occupazione dell’università americana, vivendo in prima persona la protesta studentesca. Dall’assassinio
di Martin Luther King agli echi della Primavera di Praga, passando per i tumulti di Chicago, si interroga sulle speranze,
le lotte e gli errori della sinistra americana. Testo originariamente pubblicato sul volume MicroMega 1-2/2018 “Sessantotto!”, che qui condividiamo in omaggio al grande scrittore scomparso il 30 aprile 2024.

Liberazione del lavoro o dal lavoro?

Il lavoro, nella società capitalista, serve solo secondariamente, anzi accidentalmente, a soddisfare veri bisogni umani. La sua ragion d’essere è la realizzazione del solo e unico scopo della produzione capitalista: trasformare cento euro in centodieci euro e così via. Bisognerebbe quindi abolire molte delle attività che si svolgono oggi, e reinventare le altre. Il che si tradurrebbe anche in molto più tempo a disposizione. Rifiutare il lavoro non significa però non fare niente, bensì valutare – individualmente e collettivamente – quali sforzi si vogliono intraprendere, in vista di quali risultati.