MicroMega+, il numero del 22 settembre 2023

Con contributi di Cristina Giordano, Stefano Lorusso, Ilaria Donatio, Giuseppe Imperatore, Bruna Tadolini, Flavio De Bernardinis.

Redazione

Su MicroMega+ di questa settimana parliamo di:

‘Ndrangheta in Germania; fuga da Israele; la discriminazione sessuale che parte dagli algoritmi; sinistra e privatizzazioni; l’origine biologica del linguaggio umano; Anna Magnani a mezzo secolo dalla scomparsa.

MAFIE ‘Ndrangheta in Germania, come si è evoluta la situazione dalla strage di Duisburg di Cristina Giordano

A Düsseldorf, in Germania, è in corso un maxi-processo contro la ’ndrangheta. Nulla a che vedere con le dimensioni di quello di Palermo ma ugualmente storico se applicato al contesto tedesco. Già all’inizio di quest’anno, a Costanza, è stata emessa da un tribunale la prima sentenza di condanna che faceva esplicito riferimento alla ’ndrangheta. Dalla strage di Duisburg che scioccò i tedeschi nel 2007 ad arrivare a oggi, emerge come l’organizzazione criminale che conosciamo con un nome calabrese abbia un profilo sempre più esplicitamente multinazionale.

ESODO Israele, la riforma della giustizia spinge i giovani all’emigrazione di Stefano Lorusso

Nonostante sia uno Stato incentrato sull’immigrazione, ora Israele si trova ad affrontare il problema dell’emigrazione. Intimoriti dalla riforma della giustizia di Netanyahu e da un Paese che scivola sempre più a destra, inasprendo inoltre la sua componente religiosa, molti giovani cercano di emigrare negli Stati Uniti e in Europa. E a farli desistere dai loro propositi non riesce nemmeno l’antisemitismo in ascesa nei Paesi occidentali.

TECNOLOGIA E DISCRIMINAZIONEIl maschilismo dei dati di Ilaria Donatio

La gran parte delle decisioni negli ambiti più disparati oggi viene presa a partire dai dati. Dati che però nella stragrande maggioranza riguardano solo ed esclusivamente gli uomini.

ECONOMIALa crisi della sinistra e il problema della proprietà di Giuseppe Imperatore

Abbandonando il tema del lavoro, la sinistra si è appiattita su posizioni monetariste e ha rinunciato anche ad affrontare propriamente il tema della proprietà. Riguardo quella pubblica, per allontanarsi dal nazionalismo comunista sovietico, ha osteggiato ogni forma di demanializzazione e nazionalizzazione dei beni e delle produzioni, favorendo privatizzazioni, svendite degli assets economici prioritari a tutto danno del Paese e a favore di grandi potenze multinazionali. Ma la gestione condivisa dei beni collettivi non può essere trasferita alla sfera privata.

SCIENZA Le radici biologiche del linguaggio umano di Bruna Tadolini

Studiare da un punto di vista evolutivo il linguaggio umano è un’operazione estremamente complessa poiché, a differenza di altri tratti biologici, dipende da strumenti nervosi e anatomici che non fossilizzano e non lasciano tracce. Ma lo studio del canto degli uccelli ci fornisce un prezioso strumento comparativo per perseguire tale scopo.

L’ANNIVERSARIO La maschera e il volto, Anna Magnani a 50 anni dalla morte di Falvio De Bernardinis

Un ricordo al di là delle apparenze di Anna Magnani, che con la scena della morte della popolana in “Roma città aperta” dà inizio al cinema moderno. Con quel braccio alzato che vuole fermare il tempo che rappresenta davvero il tocco in più. Qui ne ripercorriamo la carriera e l’arte, con un focus particolare sui suoi celebri primi piani, al contempo maschere del teatro classico e volti di una donna fra tutte.

MicroMega+ del 17 maggio 2024

Con contributi di Pankaj Mishra, Fabio Bartoli, Marco Cesario, Eszter Kováts, Lorenzo Noto, Olesya Yaremchuk.

“L’Ucraina è il campo di battaglia su cui si gioca il futuro dell’Europa”. Intervista a Karl Schlögel

In un’intervista esclusiva rilasciata a margine della presentazione all’Ehess di Parigi del suo nuovo volume in francese sulla guerra in Ucraina – “L’avenir se joue à Kyiv. Léçons ukrainiennes” (“L’avvenire si gioca a Kiev. Lezioni ucraine”) –, lo storico tedesco Karl Schlögel evidenzia l’importanza per l’Europa della guerra di liberazione dell’Ucraina. “È il popolo ucraino, attaccato dalla Russia neo-totalitaria e dal russofascismo, a resistere in prima linea per l’Europa. Combattendo per la sua libertà, difende anche la nostra”.

La Bestia del nuovo fascismo. Intervista a Paolo Berizzi

Paolo Berizzi, giornalista di “Repubblica” che da anni conduce inchieste sul nuovo fascismo, ha recentemente pubblicato per Rizzoli il libro “Il ritorno della Bestia. Come questo governo ha risvegliato il peggio dell’Italia”. Il ritorno della Bestia non coincide con quello del fascismo storico ma con quello di un fascismo nuovo, pop, che però con il primo condivide alcune caratteristiche, le peggiori che l’Italia abbia espresso e continua a esprimere. Ne parliamo con l’autore, che vive da anni sotto scorta in seguito a minacce di gruppi neofascisti e neonazisti.